Quattro
anni fa arrivammo a Pistoia, spinti da un sogno, con il desiderio di aprirci ad
un'esperienza missionaria qui in Italia, non in terre lontane come avevamo già
vissuto in alcune opportunità della nostra vita. Ci veniva offerta, da una
professa francescana, la possibilità di riaprire una cappellina, dedicata a
Maria, chiusa da trent'anni, dove il parroco decise di lasciare Gesù
Eucarestia: presenza viva per noi e per gli abitanti della zona.
Una
“piccola fraternità” che prega per il territorio in cui vive e i suoi abitanti,
una piccola luce francescana da tenere accesa in questa campagna al di sotto di
Giaccherino, il grande, ormai ex, convento dei frati minori. Tutte le mattine c'è
una chiesetta che si apre e una preghiera che sale a Dio.
Nella
nostra vita di famiglie ci aiutiamo l'un l'altro nei problemi pratici della
vita di tutti i giorni e condividiamo alcune spese. Le nostre case, il salone e
la cucina di un ex frantoio ristrutturato, oltre a essere spazi vitali per la
vita familiare e fraterna, sono utilizzati per incontri di formazione
missionaria, attività della parrocchia e non, dedicate alle famiglie con
percorsi specifici per genitori e bambini, ritiri spirituali, appuntamenti
delle fraternità di Pistoia e Prato, riunioni e corsi di associazioni del
territorio.
L'appuntamento
settimanale, cuore della nostra vita comune, è il Vangelo, condiviso con il
metodo della lettura popolare, che abbiamo appreso e amato nella diocesi di
Guanare, durante l'esperienza missionaria fidei donum, di alcuni di noi, in
Venezuela. Una volta al mese accogliamo nelle nostre case un gruppo d'ascolto
parrocchiale della Parola di Dio, secondo le indicazioni della Diocesi di
Pistoia.
Ci
siamo presentati al Vescovo e al parroco inserendoci nella comunità in punta di
piedi, rispettando i suoi tempi, i suoi ritmi, ma anche attivando un incontro e
un confronto sincero e sereno con i parrocchiani. Facciamo parte del consiglio pastorale: organizziamo in particolare
le attività rivolte alle famiglie e
partecipiamo alle varie iniziative.
Siamo
accompagnati dalle clarisse di Pistoia che fin dall'inizio, con i loro consigli
e la loro preghiera, hanno sostenuto il nostro cammino. Le fraternità
dell'ordine francescano secolare e i
frati assistenti conventuali, cappuccini e minori della zona ci aiutano nella
animazione pastorale e nella proposta francescana della cappellina.
Alcuni
laici o famiglie, in ricerca di una strada per vivere la loro spiritualità, ci vengono
a trovare per confrontarsi o semplicemente parlare un po'.
Ogni
mese invitiamo, chi lo desidera, a partecipare ad una celebrazione Eucaristica
in cui inseriamo una formazione spirituale laicale francescana. Nel tempo è
divenuto un appuntamento fisso per un gruppo di persone interessate e
desiderose di saperne di più su San Francesco e i laici.
Una
volta alla settimana, prestiamo servizio come volontari nell'associazione
“Raggi di speranza in stazione”, nata per le persone senza fissa dimora, che
ruotano intorno alla stazione di Pistoia, offrendo loro un incontro e un pasto
caldo alla sera. Questa è stata un bel modo per rispondere all'invito di Papa
Francesco di “uscire” per incontrare le periferie esistenziali e in questi
incontri rinnovare la propria vita.
Piccole
cose, piccoli passi affidati alla nostra cura di cui ringraziamo il Signore, ed
è per questo che il 13 Maggio vogliamo fare festa per quello che abbiamo
vissuto e per quello con cui il futuro ci sorprenderà ancora.
Livia
e Guido Ilaria e Marco