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lunedì 19 gennaio 2015

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI 2015

Dal 18 al 25 Gennaio, la Chiesa rivivrà questa settimana di preghiera e riflessione per l’unità dei cristiani riflettendo sul tema proposto per il 2015: «Dammi un po’ d’acqua da bere» (Gv 4,7). Come per ogni tempo liturgico che si ripropone, ogni anno, a volte succede che corriamo il pericolo di viverlo con "abitudine" rischiando di perdere il senso più profondo di questo spazio temporale che la Chiesa ci offre per crescere nella fede, nella carità, nel dialogo e nell’incontro ed in questo caso per entrare più profondamente in questa realtà che vede i cristiani divisi in modo più o meno evidente.
Questa divisione che sembra un mare scuro e incolmabile, è sempre più spesso illuminata da lampi di speranza che ci vengono offerti da gesti coraggiosi di uomini della Chiesa che “vogliono” giustamente superare queste barriere e cancellare queste divisioni con gesti simbolici che ci aiutano ma che spesso rimangono un gesto, troppo lontano, appunto con un valore simbolico ma non come realtà vissuta nella quotidianità.

E per rimanere nel tema proposto quest’anno, avendo sempre presente che l ‘ “acqua viva” è quella che ci offre Gesù, prendiamo spunto dall’ invito offerto dalla Chiesa “ad assaporare l’acqua da diversi pozzi e anche a offrirne un poco della nostra. Nella diversità, infatti, tutti ci arricchiamo vicendevolmente”. (Cfr. Suggerimenti per l'organizzazione della settimana di peghiera per l' Unità dei cristiani 2015)

Pensiamo allora con fiducia al nostro impegno futuro guardando quello che l’ OFS d'Italia ha posto come segno tangibile nella missione di Onesti (Romania) con il progetto "Prietenie". Questo progetto ha avuto tra i suoi scopi principali quello di promuovere un ecumenismo dal basso mediante azioni di preghiera in collaborazione con il Centro Ecumenico dei frate cappuccini e gesti carità portati avanti da laici cattolici e ortodossi.
Mentre in Romania il dialogo tra cattolici e Ortodossi va avanti con alti e bassi, con conquiste faticose e improvvisi dietrofront, nella realtà di Onesti, l' Associazione "Santa Famiglia di Nazaret" è questa realtà ecumenica tangibile dove persone comuni, uomini e donne di buona volontà, cattolici e ortodossi, lavorano fianco a fianco per il bene di tutti, superando divisioni che per altri sembrano incolmabili. E con questi uomini e donne di buona volontà ci sono tanti ragazzi e ragazze di appartenenza ortodossa che offrono il loro servizio nella Casa  “Santa Maria degli Angeli” e durante i Campus estivi che la Casa offre su iniziativa di Lucia Iorio e con la collaborazione dell’ OFS d’Italia e dei suoi cooperatori.

Questa piccola realtà di vero ecumenismo, non è però una facile pagina di poesia, ma è fatta di fatica e di comprensione reciproca, che si scontra anche con piccole incomprensioni e difficoltà che con la buona volontà e la carità si superano perché c’è un bene più grande a cui aspirare, specialmente per i più piccoli. E' veramente un segno di speranza che tesse una trama su cui poter "ricostruire" e come spesso accade, sono sempre i più piccoli quelli che ci indicano la strada più semplice. Se saremo capaci di guardare a queste piccole realtà, saremo allora capaci di dire con più forza: "Si! L'unità è possibile e vale la pena pregare".

CE.MI.OFS

La "casa ecumenica" nella missione di Onesti.